La nostra relazione con gli animali e la connessione con i cambiamenti climatici.
Chi siamo e in cosa crediamo
Siamo L’Arca di Natalia, un santuario per animali liberi, ci troviamo a Trecastagni, in provincia di Catania, e ospitiamo una novantina di animali (maiali, bovini, capre, pecore, conigli, cani, galli, galline, un asinello e un tacchino). Facciamo parte della Rete dei Santuari di animali liberi d’Italia, che conta 26 rifugi permanenti, localizzati prevalentemente da Roma in su.
Un santuario è un luogo protetto in cui gli animali vivono liberi fino alla fine naturale della loro vita, senza costrizioni e doveri nei nostri confronti. Un santuario accoglie animali che normalmente appartengono alla filiera alimentare, salvati da situazioni di sfruttamento e maltrattamento di varia natura.
“The idea that some lives matter less is the root of all that is wrong with the world” – L’idea che alcune vite valgano meno di altre è la radice di tutto ciò che è sbagliato nel mondo – (P. Farmer).
Noi crediamo fortemente in questo e crediamo che ciò valga non solo per gli esseri umani, perché siamo tutti connessi, esseri umani, animali e ambiente.
Siamo tutti una cosa sola.
Per questo riteniamo importante, con questo progetto studiato appositamente per le scuole superiori, aumentare la consapevolezza individuale, soprattutto dei giovani, su alcuni aspetti:
- i cambiamenti climatici, le loro conseguenze e cosa ognuno di noi può fare – nel suo piccolo – per contrastarli
- l’inquinamento da plastica
- la non eticità degli allevamenti.
Obiettivi
L’obiettivo del progetto è far emergere la connessione tra esseri umani, animali e ambiente attraverso il dibattito, il circle time, il role-playing, la proiezione di materiale didattico e una visita guidata a L’Arca di Natalia. Durante la visita, inoltre, si mostrerà una visione non violenta del mondo e in particolare una visione non antropocentrica del rapporto animale umano e animale non umano.
Destinatari
Il progetto è studiato per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado.
Descrizione del progetto
Il progetto prevede tre moduli:
1) il primo dedicato ai cambiamenti climatici, cosa sono, perché si stanno verificando e cosa possiamo fare noi singoli per cercare di contrastarli. Durante il modulo si parlerà anche dell’inquinamento da plastica, dell’industria della moda, delle isole di plastica negli oceani e altro.
La comunità scientifica è ormai unanime nell’indicare le attività umane quali responsabili della crisi climatica, in particolare a causa dell’aumento dei gas serra immessi nell’atmosfera. La concentrazione di gas serra nell’atmosfera ha raggiunto livelli record: l’anidride carbonica è aumentata di quasi il 150% rispetto ai livelli preindustriali, il metano del 262% e il protossido di azoto del 123% rispetto ai livelli preindustriali.
Tra le conseguenze dei cambiamenti climatici figurano siccità intense, scarsità d’acqua, incendi gravi, innalzamento dei livelli del mare, inondazioni, scioglimento dei ghiacci polari, tempeste catastrofiche e riduzione della biodiversità.
Tra le cause principali dell’aumento di gas serra vi sono l’utilizzo di combustibili fossili, la deforestazione, gli allevamenti, i trasporti, l’industria della moda, ecc.
L’allevamento, infatti, non solo è responsabile dell’emissione di gas serra, ma anche causa di inquinamento delle acque e del suolo e, inoltre, per poter coltivare l’immane quantità di mangime necessaria per cibare gli animali allevati, ogni anno vengono disboscati diversi milioni di ettari di foreste.
Tra le azioni individuali per contrastare i cambiamenti climatici, ve ne sono diverse facilmente applicabili anche più volte al giorno, quando andiamo a fare la spesa, quando ci sediamo a tavola o svolgiamo le normali attività di routine quotidiana. Tra queste,
- a livello alimentare, fare attenzione a ciò che si acquista, cercando di privilegiare prodotti a km 0 e sfusi e prodotti vegetali;
- a livello di abbigliamento, evitare gli acquisti in aziende fast fashion a pochissimi € e privilegiando l’usato e capi di abbigliamento realizzati con materiali sostenibili e di buona fattura che durino nel tempo;
- evitare la macchina, andare a piedi o coi mezzi;
- non sprecare cibo;
- riparare ciò che si rompe, non buttarlo;
- riutilizzare ciò che non si usa più, trasformarlo in qualcos’altro;
- acquistare cellulari ricondizionati, ecc.
2) Il secondo modulo è dedicato all’etologia degli animali, quelli che comunemente vengono definiti “da produzione alimentare” e le enormi differenze comportamentali tra animali liberi e animali in allevamento.
3) Il terzo modulo è dedicato alla visita al santuario, in cui gli animali saranno osservati per come sono davvero, con i loro caratteri, i loro segni particolari, ecc.
Il santuario è un luogo in cui è possibile conoscere gli animali.
Conoscere gli animali liberi di esprimersi. Liberi di interagire tra loro, liberi di scegliere se interagire o non interagire con noi, liberi da ogni forma di coercizione, liberi dall’essere umano, liberi di esistere semplicemente per se stessi.
Durante la visita, raccontiamo le loro storie di liberazione e parliamo di loro, del loro carattere, di ciò che gli piace fare, del loro modo di rapportarsi a noi e agli altri animali.
Solo nei posti come questo è possibile conoscere gli animali, qui loro non ci devono nulla, non gli chiediamo niente, noi siamo i custodi e il nostro compito è solo quello di tentare di ridare loro una dignità a lungo negata. La differenza fondamentale con una fattoria didattica è proprio questa: in una fattoria, gli animali sono al servizio dell’uomo, che li cura, pretendendo in cambio il loro latte, le loro uova e la loro carne. In un santuario, ci prendiamo cura degli animali senza pretendere nulla in cambio.
Erogazione del progetto
Il progetto può essere articolato in base alle esigenze, qui vi proponiamo due alternative.
a) Due o Tre giornate
I primi due moduli saranno eseguiti in aula presso l’istituto scolastico, con l’ausilio di un video proiettore e dureranno 2 ore ciascuno. Durante la proiezione delle slides sarà stimolato il dibattito con gli studenti, inizialmente per sondare le conoscenze e alla fine per valutare la loro soddisfazione rispetto a quanto trattato.
Il terzo modulo si terrà presso il santuario per animali L’Arca di Natalia sito a Trecastagni in via Dottor Giuseppe Zappalà.
b) Unica giornata
I tre moduli saranno eseguiti presso il santuario, dalle ore 8 alle ore 13, con riduzione dei contenuti della parte teorica.
I moduli saranno condotti dalla Dott.ssa Silvia Clementi, medico e fondatrice dell’Associazione OdV e responsabile del Santuario.
Costi
La divulgazione, la sensibilizzazione verso uno stile di vita cruelty free, rispettoso degli animali e del pianeta è uno dei nostri obiettivi e siamo felici di parlare alle nuove generazioni.
Per questa ragione, non chiediamo un compenso per la nostra attività, ma chiediamo solo un rimborso delle spese vive:
- Per il modulo erogato al rifugio, chiediamo una quota di 2€ a persona, che copre le spese che sosteniamo per la biosicurezza (disinfezione, calzari, ecc.);
- Per la parte teorica erogata presso il vostro istituto scolastico, chiediamo un rimborso spese relativo a benzina, autostrada, parcheggio, ecc.
Inoltre, essendo noi un’associazione di volontari che non riceve alcuna sovvenzione (diversamente da allevamenti e canili), qualunque donazione extra è gradita, perché sono le donazioni che ci consentono materialmente di prenderci cura degli animali che vivono nel nostro santuario.
Regole da seguire all’interno del santuario
- Come misura di biosicurezza per la prevenzione della PSA (peste suina africana), prima di entrare al rifugio, disinfetteremo le tue scarpe e ti forniremo dei calzari da indossare obbligatoriamente;
- Indossa vestiti puliti e scarpe pulite e comode (scarponcini, stivali di gomma, scarpe da trekking o da ginnastica, evita sandali, ballerine e scarpe con tacco). Se frequenti boschi, altri rifugi o fattorie didattiche, se hai avuto contatti con maiali o cinghiali, faccelo sapere per valutare eventuali misure di sicurezza ulteriori specifiche per la PSA (peste suina africana) e in ogni caso, non utilizzare scarpe e vestiti che hai usato in quelle occasioni;
- Per ragioni di sicurezza (degli animali e dei visitatori), al rifugio NON si può introdurre cibo (nemmeno nello zaino, gli animali lo fiutano), non si può mangiare ed è assolutamente vietato dar da mangiare agli animali;
- Non è consentito portare al rifugio animali domestici;
- Automobili e altri mezzi di trasporto vanno lasciate sulla strada principale, prima di entrare nella stradina privata (il percorso da fare a piedi è 5/7 minuti di una strada sterrata in lieve pendenza).
Note
La conformazione del terreno del santuario rende purtroppo difficoltoso l’accesso alle sedie a rotelle (sprofondano), a meno che non siano dotate di ruote speciali (es per trekking).
Contatti
Silvia Clementi – cell. 3395017090, e-mail larcadinatalia@gmail.com
Francesca Di Gregorio – cell. 3357433625, e-mail francesca@larcadinatalia.org