Oggi abbiamo ripreso gli eventi al rifugio, dopo uno stop di qualche mese (per precauzione, visto che la peste suina sta girando in tutta Italia, ma qui in Sicilia non è arrivata). Abbiamo deciso di mettere in atto delle misure preventive di biosicurezza e di accogliere 16 persone per una visita guidata del nostro rifugio.
Erano presenti persone molto sensibili alla causa e anche alcune persone molto giovani che hanno regalato questa visita guidata a una loro amica per il compleanno. L’abbiamo trovato un pensiero dolcissimo. E l’amica ne è stata felice! Inoltre, vedere persone così giovani che mostrano interesse per gli animali è una cosa che ti fa ben sperare per il futuro.
La visita è iniziata andando a conoscere i grandi, gli abitanti storici del rifugio, Zucchero e Cannella, i primi arrivati al rifugio a novembre 2021 (insieme a Cloe, la pecora che ha pensato di essere una mucca, sino a quando, dopo pochi mesi, sono arrivate le sue inseparabili amiche e comari, le pecore Teti e Dafne). Oggi né Zucchero, né Cannella erano particolarmente desiderosi di farsi fare le coccole, quindi abbiamo rispettato il loro volere e ci siamo poi spostati a conoscere Gelsomina, Clementino, Belen, Cresta, Prima e gli altri (i maiali).
Chi ci conosce già sa che Gelsomina e Clementino adorano le coccole e, se non gliele fai tu, te le vengono a chiedere! Quindi, mentre raccontavamo le loro terribili storie di maltrattamenti, i due hanno fatto il pieno di tenerezza e amore. I maialini di Messina, arrivati solo da un anno, non sono ancora così coccolosi, ma si avvicinavano senza paura.
Poi è venuto il momento di raccontare la storia di Agostino, una storia di liberazione da parte del suo stesso carceriere che, a un certo punto, ha iniziato a vederlo come un essere vivente degno di vivere e non più come un pezzo di carne da portare in tavola. Agostino, sebbene sia con noi da poco tempo, si è ambientato perfettamente e si trova a suo agio con noi umani. Oggi non si è fatto toccare, perché ancora non ci da questa confidenza, ma ci ha seguito dappertutto, camminando in mezzo a noi, proprio come avrebbe potuto fare un cagnolino.
Dopo abbiamo raccontato la storia di Ciccio, un asinello dolcissimo, salvato per un soffio quando era già sul camion per andare al macello a finire fatto a pezzi. Lui si trova a suo agio con le persone e apprezza le carezzine sul musetto.
Poi abbiamo raccontato la storia di capre e pecore: Chia, Lina, Red, Simply, Teresa, Gigio, Hope, Angelina, Teti, Dafne e Cloe. Per tutto il tempo del racconto, “le ragazze” sono state tutte con noi, ruminando, senza mostrare alcun fastidio alla presenza umana. Infatti, loro si trovano a loro agio con gli umani, chi più chi meno. Gigio, Hope e Angelina, in particolare, avevano pochi giorni quando li abbiamo accolti e li abbiamo allattati per mesi. Quindi, sono molto abituati a noi e si fanno coccolare, soprattutto Angelina che viene proprio a cercarti per ricevere le carezze.
Infine, abbiamo raccontato la triste storia di Memole, Mario e Binga, che erano tenuti in cinque in una gabbietta minuscola, su un banchetto del mercatino delle pulci, in estate con 40 gradi. Loro tre sono sopravvissuti ai loro compagni di sventure. Loro non sono molto a loro agio con gli umani, se non Mario che si fa un po’ avvicinare, soprattutto se hai un gambo di sedano in mano.
Durante la visita, c’è stata molta partecipazione e commozione e, come sempre accade, abbiamo raccontato alcuni aspetti dell’allevamento degli animali, che raramente vengono divulgati se non in contesti come il nostro. Abbiamo parlato della decornazione dei bovini, operazione dolorosissima fatta, quasi sempre senza anestesia, ai piccoli, della pratica violenta della fecondazione artificiale e delle fattorie del sangue. Abbiamo anche spiegato che i santuari per animali liberi che dovrebbero essere considerati patrimonio dell’umanità – vergognosamente – non ricevono sovvenzioni statali o comunali, diversamente da quanto accade nel caso di allevamenti e canili.
Noi de L’Arca di Natalia ringraziamo di cuore tutti i partecipanti alla visita di oggi, è stata una delle più belle di sempre!
Infine, invitiamo te che leggi a iscriverti alla nostra newsletter per ricevere informazioni sulle iniziative che proponiamo (per iscriverti, scrolla verso il basso questa pagina, troverai la schermata) e, se vuoi aiutarci, leggi qui. Se, tra i vari modi proposti, non sai decidere come aiutarci, scegli il teaming: dona 1€ al mese, in automatico, direttamente dal tuo conto bancario. Il teaming è un impegno poco gravoso per te e molto importante per noi, perché è qualcosa su cui possiamo contare ogni mese e ci permette di fare anche dei programmi di spesa.
Se ancora non ci segui sui social, fallo!
Ci trovi su instagram come larcadinatalia e su facebook come arcadiNatalia
2 risposte
Ciao, ti confermo che è stato davvero emozionante ascoltarvi…. Una mattinata calati in quella che dovrebbe essere la normalità, il rispetto per gli esseri viventi, che invece è così raro trovare. Già la vostra storia ci aveva incuriositi, ora l’aver condiviso qualche ora con voi, ci ha lasciato il segno.
Grazie ❤